Londra - 7/10 Maggio 2006
Diario di bordo

Ore 4…driiin! La sveglia suona con il sound dei Corrs, e noi che siamo andati a nanna alle 22 e 40 sembriamo un po’ zombi: ci trasciniamo fuori dalle coperte e poi, via, a prepararci una colazione in formato un po’ più ridotto del solito (ma ci siamo attrezzati per fare merenda in mattinata). Alle 4 e 40 partiamo con Vespuccia, giunti alla barriera di Agrate scopriamo con nostro sommo gaudio che l’autostrada è chiusa tra Milano Est e Dalmine fino alle 6…e adesso? Non senza difficoltà (i cartelli di deviazione sono piazzati un po’ “così”) sbuchiamo sulla Padana Superiore e poi da lì cambiamo statale – in compagnia di altri sfigati come noi costretti all’imprevista deviazione – fino a Bergamo, che riconosciamo per il cartello che festeggia il ritorno in serie A dell’Atalanta. Come Dio vuole siamo a Orio al Serio in tempo per il check-in e, alle 6 e 10, ci imbarchiamo sul nostro Boeing 737-800: stavolta niente vento al decollo, il volo è buono e il sole splende; ci procuriamo il biglietto del treno Stansted-Londra comprandolo a bordo. Sul fatto che stiamo arrivando in Inghilterra non si può sbagliare: ci infiliamo in un fitto banco di nubi e all’arrivo (h.7.10) il cielo è grigio e fa freddo, ci sono 10 gradi, però troviamo senza difficoltà il treno per Liverpool Street e partiamo alle 7 e 45. Dopo circa 45 minuti di viaggio, in cui siamo passati tra paesini, scenari bucolici con laghetti e mucche al pascolo ma anche aree industriali, siamo a Londra, wow! Ci compriamo due biglietti giornalieri e prendiamo la metro per l’albergo: la Circle Line è chiusa, ma gli addetti del metrò sono gentilissimi e ci indicano un percorso alternativo, per cui arriviamo a Norfolk Square alle 8 e 30 e troviamo l’albergo. È lo Shakespeare invece del Dolphin (però sono collegati), lasciamo i bagagli e partiamo alla scoperta della città, non senza aver fatto uno spuntino con il cioccolato e i biscotti che ci siamo portati da casa. Prima tappa Piccadilly Circus, da cui raggiungiamo a piedi Leicester Square e il Covent Garden Market, molto tranquillo…ma solo perché è domenica mattina! Gironzoliamo un po’ tra le bancarelle in cui vediamo cose carine che compreremo più in là, poi, cammina cammina, arriviamo allo Strand e da lì alla City: qui c’è la Temple Church che viene citata nel “Codice Da Vinci”, vorremmo visitarla ma purtroppo apre solo tra due ore, per cui torniamo a Trafalgar Square con il bus 15 (un tipico double-decker): proviamo ad incamminarci verso Buckingham Palace sul Mall, ma lo troviamo pienissimo di gente e rinunciamo, dirigendoci invece di nuovo a Trafalgar, dove ci fermiamo in un localino a mangiare qualcosa. Ritemprati dalla sosta, raggiungiamo nuovamente Covent Garden e con la metro voliamo a Hyde Park, facendo poi una bella passeggiata nel verde, visto che il tempo e la temperatura lo consentono. Da qui non c’è molta strada a piedi verso l’albergo e lo raggiungiamo alle 15.30…riposino d’obbligo e doccettina, poi ci facciamo belli, abbiamo un invito a cena! Ore 18: ripartiamo e con due cambi di linea della metro siamo in circa un’ora a Rotherhithe. Knut ci viene a prendere alla stazione e tutti insieme raggiungiamo Maria, che sta finendo di preparare la cena. Gnam!!! Banchettiamo con pasta allo zafferano, carne con funghi, cipolle e pomodoro e un dolce tipico norvegese (il tutto accompagnato da un bel Chianti, hic!) poi, tra un tartufo e l’altro, guardiamo le foto al PC commentando le nostre avventure. Alle 23 e 10 è già ora di tornare (se no la metro chiude), e siamo a casa in una quarantina di minuti perché il percorso del ritorno è stato più veloce. Nanna!!!!


Sveglia alle 8, un po’ rintronati ma è ora…a colazione troviamo i lanzichenecchi e dobbiamo accontentarci di toast e tè con marmellata di arance. Fuori diluvia, ma noi intrepidi prendiamo la metro (facendo prima una coda epocale per comprare i biglietti) e andiamo a vedere Westminster Abbey: anche qui una coda (d’altronde siamo in Inghilterra), entriamo e la visitiamo, è bellissima – peccato che non si possano scattare foto, sigh! Quando usciamo, dopo un’oretta, sta spiovendo e decidiamo di approfittarne per fare il giro alla Tower of London e al Tower Bridge: prima però, visto che è ora di pranzo, mangiamo un boccone. La visita della Torre di Londra è piuttosto lunga perché ci sono tante cose da vedere (la White Tower, i gioielli della Corona…), ma ce la godiamo per benino, è anche un ottimo esercizio fisico perché è piena di scale, scalette, scalini...Ora tocca al Tower Bridge, da cui si gode un fantastico panorama del Tamigi e di Londra, peccato il cielo grigio…Siamo molto fortunati in quanto ci dicono che verrà aperto di lì a poco per far passare una nave: infatti all’ora stabilita riusciamo a vedere l’apertura e la chiusura del ponte: è uno spettacolo da non perdere vedere le due metà del lato basso innalzarsi quasi in verticale (senza apparente sforzo, merito dei poderosi meccanismi racchiusi nelle fondamenta) e, poco dopo, osservare l’albero di una barca a vela che sfila davanti ai nostri occhi. Dopo questa esperienza ci incamminiamo in direzione del luogo dove abbiamo appuntamento con Maria e Knut, e transitiamo per la City; è quasi l’ora di uscita degli impiegati ed è interessante vedere il fiume di gente tirata a lucido che esce tutta insieme dagli uffici…noi intanto sorseggiamo un tè dietro la vetrina di Starbucks e ci sentiamo un po’ come al cinema. Con Maria e Knut facciamo una bella passeggiata a South Bank e vediamo anche la ricostruzione del Globe Theatre (fedele all’originale del 1600) in cui sono rappresentate le opere di Shakespeare, poi ci salutiamo e andiamo a cena in un ristorantino indiano in cui mangiamo bene e tanto…segue rotolata (breve) fino all’albergo, doccia e nanna…ronf!


Sveglia alle 7 e 45 (magari anche un po’ prima: la Fra ha aperto gli occhi alle 6 e 10) e ci prepariamo per scendere a colazione un pochino prima ed evitare la calca.: siamo giù alle 8 e 20 e decisamente va meglio! Partiamo dall’albergo alle 9 e 15 e la nostra destinazione è Victoria Station, da cui ci rechiamo a piedi a Buckingham Palace: facciamo un po’ di foto e film, poi decidiamo di non aspettare il cambio della guardia delle 11 – tanto l’avevamo già visto in altre occasioni - ma di scendere per il Mall verso Whitehall e il Big Ben. Facciamo in tempo ad incontrare la banda delle guardie che dalla caserma vanno a palazzo, poi vediamo dei fiori bellissimi in St James’s Park e scegliamo di fare il percorso passando dentro il parco. Incontriamo anche dei graziosi scoiattoli: per fortuna avevamo portato con noi un po’ di noccioline e riusciamo ad avvicinarli, sono stupendi! Passiamo attraverso le Cabinet War Rooms e sbuchiamo su Whitehall, la strada dei ministeri: lì c’è anche Downing Street, ma non si può accedervi (è sbarrata da un cancello presidiato da poliziotti), e dobbiamo accontentarci di vedere il numero 10 da lontano. Raggiungiamo il Parlamento, e attraversiamo il Tamigi per poterlo ammirare anche dall’altro lato, poi percorriamo un bel tratto della riva sud, passando anche sotto l’enorme ruota panoramica del London Eye, fino all’altezza del Millennium Bridge (un ponte pedonale costruito nel 2000, da cui c’è una bella vista sul fiume). E’ l’una e mezza e ci fermiamo da Starbucks a mangiare qualcosa, poi riattraversiamo il Tamigi e sbuchiamo nella City. Ci dirigiamo al Monument, una colonna costruita dopo il Grande Incendio di Londra nel ‘600 e che ora è racchiusa in mezzo ai grattacieli, e saliamo in cima (311 gradini!!!) per fare delle foto e godere del panorama. Quando scendiamo ci premiano con un certificato che attesta la nostra “scalata”, mitico! Sono circa le quattro e vorremmo riposare un pochino, con la metro andiamo quindi a Regents’Park e ci rilassiamo sulle panchine del parco godendoci il sole, i fiori … e gli scoiattoli! Alle 17 e 20 ripartiamo e, cambiando due volte linea del metrò, giungiamo ad Hampstead dove ci aspetta Maria per farci da cicerone in questo quartiere in collina pieno di verde, giardini e cottage bellissimi (ma carissimi! Qui abitano molti vip, purtroppo non ne vediamo nessuno…) oltre a un piccolo cimitero in cui si trova la tomba di Constable, un famoso pittore dell’800. Ripartiamo tutti e tre in metro alla volta di Russell Square e qui troviamo Knut, siamo pronti per una bella serata al pub! Il posto si chiama Young’s ed è abbastanza pieno, ma riusciamo a trovare posto e a cenare a base di fish&chips, hamburger e noodles con pollo: ci divertiamo molto e purtroppo l’ora di separarci e tornare a casa arriva troppo in fretta, sigh! Salutiamo Maria e Knut (speriamo di rivederci presto qui o a Milano) e torniamo in hotel a mezzanotte…nanna!!!


Sveglia alle7 e 30, oggi siamo decisamente più zombi: facciamo i bagagli e poi colazione, quindi lasciamo le valigie in albergo e ci godiamo l’ultimo giro di Londra: visto che i biglietti sono validi dalle 9 e 30 andiamo a piedi a Marble Arch passando anche per Hyde Park, poi in metro arriviamo al British Museum e corriamo a vedere la sezione dedicata agli Egizi. La prima cosa che vediamo entrando è la Stele di Rosetta, assolutamente fantastica…la visita prosegue tra reperti egizi, greci, romani, etruschi ed assiro-babilonesi, poi usciamo e camminando arriviamo al mercato di Covent Garden - non senza essere passati prima dalle poste, dove spediamo le cartoline e troviamo un impiegato gentilissimo, che ci cambia la tonnellata di monetine che ci stiamo portando dietro da quattro giorni, e di cui avevamo quasi perso la speranza di sbarazzarci. Al Covent Garden Market ci dedichiamo allo shopping e facciamo un buon pranzo (Rob riesce finalmente a mangiare il garlic bread, evviva!). Così ben sazi facciamo una bella camminata sullo Strand fino al Temple dove, stavolta, riusciamo a vedere la Temple Church aperta: rispetto alle descrizioni del “Codice Da Vinci” non è così tetra, forse è merito del sole che ci sta facendo apprezzare Londra ancora meglio. Riprendiamo la Circle Line e torniamo a prendere le valigie in albergo, poi sempre in metro ripartiamo alla volta di Liverpool Street dove ci imbarchiamo sullo Stansted Express delle 16 e 25. Arriviamo puntuali alle 17 e 10 e ci mettiamo in coda per il check-in, c’è un sacco di gente e fa caldo. Altra coda per il controllo bagagli e finalmente possiamo andare al gate: scopriamo che il nostro volo partirà con quasi un’ora di ritardo perché deve atterrare alle 19 e 15…uffa! Bivacchiamo in sala d’attesa, poi finalmente saliamo a bordo dell’aereo e decolliamo intorno alle 20 e 30: il volo è ottimo, arriviamo a Orio intorno alle 22 e 30 e, con Vespuccia, torniamo a casa decisamente stanchi, ma contenti per la fantastica gita…alla prossima!!