Corsica - 14/28 Luglio 2003
Diario di bordo

Partenza da Milano alle 10:00, viaggio buono in autostrada fino a Savona; una volta fatto il check-in, mentre siamo in coda per il traghetto ci mangiamo un bel po' di anguria. Il traghetto "Mega Express 2" parte in perfetto orario alle 14:00 e durante il viaggio pasteggiamo con le pizzette della Rita ... avendole tenute fino all'ultimo nella borsa frigo ci vogliono un caffè e un tè caldi per digerirle ... poi con la stessa precisione della partenza, il traghetto attracca a Bastia alle 18:15 e ci sbarca. L'Hotel Postavecchia che ci ospiterà per le prime due notti è in centro, a pochissimi minuti dal porto ... dopo un paio di giri, con un colpo di fortuna, troviamo parcheggio in una stradina e possiamo raggiungere l'albergo. La camera e' bonsai (è quasi più grande il bagno che pure non è una piazza d'armi) ed è dotata di un climatizzatore artico che si accende e spegne ogni 3x2. Dopo una doccia ristoratrice siamo pronti per uscire ... ceniamo al pub "Le Calao" - a base di filetto al roquefort e insalata caprese - e poi un bel giretto digestivo (c'è una gran confusione perch´ è festa nazionale!!!). Poi rientriamo e dalla nostra stanza sentiamo il suono dei fuochi del 14 luglio (un casino infernale), però non possiamo vederli perch´ il panorama dalla nostra "suite" è unico nel suo genere: un vicolo e una collezione di muri, tetti e comignoli. Pazienza ...


Partenza alle 10:00, con acquisto di croissant, che mangiamo lungo il percorso. Oggi ci dedichiamo al giro del Cap Corse con prima sosta alla spiaggia di Marina di Pietracorbara per la prima cura a base di sole e bagni e successive fermate a Macinaggio (dove la strada traversa da Oriente a Occidente, lasciando la punta estrema solo a chi si avventura per il sentiero dei Doganieri - 7 ore di agevole traversata sotto il sole ... sconsigliato con il caldo etiope che c'è in questo periodo), al Valico dove si trova un parco eolico, a Pino e a Nonza. (Nota della Fra: ho terrorizzato il Roby con la mia guida rally ... ). Cena al Pub Assunta con cozze e patatine (arghhh!) ed un bel pesce S. Pietro: d'obbligo il giretto per smaltire. Ci avventuriamo per le vie intorno a Place Saint Nicolas, ma non c'è molto di interessante da vedere, e così torniamo in albergo.


Partenza dall'albergo alle 9:45, acquisto di croissant che ci mangiamo lungo il percorso. Sosta in spiaggia all'altezza del faro di Alistro (11:00-14:45) con gendarmi intenti al picnic con i gommoni di ordinanza e famiglia. Visita di Aleria (bello il museo e carini gli scavi, ma un caldo pazzesco!) e arrivo a Corte alle 17:20. L'Hotel du Nord che ci ospita per due notti è sulla via principale e troviamo parcheggio non lontano ... per fortuna dato che fra borse, borsine e borsette ci toccano due viaggi dalla macchina all'albergo. La stanza è veramente carina, spaziosa e ventilata (pala al soffitto). Cena da "A Scudella" (buona!!!!!) con insalata del pastore (crostini, formaggio di capra, insalata...stupenda!) e due dolci da urlo: mousse al cioccolato bianco per Roby, fondente al cioccolato per Francy. Il giretto digestivo ci porta a vedere il graziosissimo centro storico di Corte, compreso un palazzo che - dopo 200 anni - reca ancora i segni delle schioppettate dei genovesi (!), e la Cittadella.


Dopo un cappuccio (non eccezionale) partiamo alle 9:30 ... in macchina raggiungiamo la valle della Restonica. Purtroppo è affollata e quindi dobbiamo parcheggiare a circa mezz'ora dalla fine della strada. Un sentiero ci agevola(?!?) il raggiungimento della partenza della passeggiata (c'è un po' d'ombra che sulla strada manca, ma è decisamente più accidentato... al ritorno preferiremo la strada). Alle 10:15 abbiamo lasciato la macchina e siamo in marcia ... dopo circa 35 minuti iniziamo la salita al Lac de Melo, che raggiungiamo alle 12:15 (agevole sentiero tipo rifugio Allievi con passaggi in corda doppia!) dopo una sosta all'ombra (sfruttiamo tavolino e ombrellone di un casolare che vende prodotti tipici e bevande) per una merenda "fruttifera". Al Lago ci possiamo godere il meritato pranzo a base di baguette, formaggio e frutta. Alle 14:15 iniziamo, in mezzo a torme di turisti, la discesa che richiede 2 ore fino alla macchina (con sosta per un tè freddo che ci disseta per bene). Una volta rientrati a Corte facciamo la spesa ad un alimentari ben fornito, cena da "A Maniccia" con crepe di farina di castagne (gnam!) e pietanze (rispettivamente omelette e cannelloni) al "brocciu", che è una sorta di ricotta tipica, molto buona.


Partenza alle 9:30 e dopo un viaggio in una zona molto verde e panoramica alle 11:00 siamo alla Gare di Vizzavona da dove parte il sentiero per le Cascades des Anglais, che raggiungiamo alle 12:00 dopo un'ora di cammino fortunatamente quasi completamente all'ombra. Pranzetto in riva al torrente con tintarella e pediluvio ristoratore (terrorizziamo un pesce). Alle 14:00 ci mettiamo di nuovo in marcia e raggiungiamo l'auto alle 15:00 ( che CALDO!). Percorriamo una agevole strada interna (se incontri una macchina nell'altra direzione finisci di sotto ... anche perch´ il guardrail da queste parti non è ancora arrivato!) ma mooolto panoramica. Attraversiamo Ghisoni, Ghisonaccia fino ad arrivare alle 17:10 a Solenzara. L'hotel Le Tourisme non è facilissimo da trovare anche se è perfettamente in centro al paese e sulla strada principale (l'unica?) perch´ non ha scritto il nome... occorre individuarlo dal menù del ristorante(!). La nostra camera è al terzo piano senza ascensore, sigh! Lasciamo le cose in hotel e facciamo una puntatina in spiaggia dalle 18:00 alle 18:40, poi spesa, doccia e cena (se avessero potuto avrebbero fritto anche il gelato) e dalla nostra stanza sentiamo il sonoro di un film locale (una schifezza... peggio della corazzata Potemkin in lingua originale ... con sottotitoli in finlandese!)


Partenza alle 10:00 con baguette al seguito. Spiaggia di Favone fino alle 14:30, puntatina a Porto Vecchio e giretto (15:30-16). Dopo un po' di soste foto lungo la via raggiungiamo Propriano e sul lungomare troviamo l'Hotel Bellevue che ci deve ospitare per tre notti. Cena da Aliz´ (pizza ai 4 formaggi con profumo di formaggio che arriva "non si sa da dove" e tovagliolo stealth già prima della birra Pietra). L'albergo è ok per un alpinista: camera al quarto piano senza ascensore, il bagno e' carino pur se piccolo, ma occhio a non chiudersi dentro ;-), vista eccezionale sul retro dell'albergo e solita compilation di tetti e muri per non parlare della TV, a cui bisogna cambiare i canali a mano perch´ il telecomando della Guerra Punica permette solo di accenderla! I programmi trasmessi non sono da meno: prima episodio preistorico di "Attenti a quei due" (no, non siamo noi, ma Roger Moore e Tony Curtis) e poi Fort Bouyard, un gioco a premi pieno di insettacci repellenti ... meglio dormirci sopra!


Colazione pantagruelica e partenza per Bonifacio alle 10:00. Giro della cittadella, con scala del re d'Aragona (Messner ci fa un baffo!). Facciamo una montagna di foto e poi troviamo una panchina dove consumare un bel pranzetto a base di frutta, cioccolato e la baguette di ordinanza ... poi completiamo il giro, ci prendiamo un bel caffè e facciamo shopping. Torniamo verso Propriano con l'intenzione di trovare una spiaggia ... prendiamo la strada per Tizzano e scopriamo per pura fortuna, alla fine di un Camel Trophy, una spiaggetta niente male: bagnetto, sole e foto. Cena da "U Pescatori" con Pescatrice buoooooonaaaaa!!! ... e gelato.


Colazione smodata ma più sobria (il tè lo fanno meglio del cappuccino), spesa da Spar + baguette e prosciutto fresco; alle 10:00 partenza per Roccapina. Dopo un'altra discesa da Camel Trophy, occupiamo militarmente qualche m2 di spiaggia e ci tuffiamo in acqua dove purtroppo troviamo la compagnia di alcune simpatiche(???) meduse ... così facciamo marcia indietro e i successivi bagnetti saranno molto cauti. In compenso facciamo alcune foto bellissime!!! Pranzetto a base di baguette, feta e prosciutto locale (buoooniiii) con ronfata successiva. Riusciamo ad arrostirci perfino stando all'ombra, infatti siamo un po' fosforescenti e decisamente incandescenti! Alle 16:30 ripartiamo per Propriano dove facciamo una mega doccia e shopping, poi ceniamo all'Aliz´ pasteggiando ad insalata (Fra) e terrine (Rob), fotografiamo il tramonto e festeggiamo con una crepe alla Nutella (gnammm). Cartolina-party e aggiornamento del diario di bordo.


La mattina inizia con una mega colazione e acquisto della baguette di ordinanza. Inizia il lungo viaggio verso Ajaccio e purtroppo oggi hanno aperto le gabbie, troviamo un po' di guidatori "quadrupedi", ma i panorami sono stupendi. Giunti ad Ajaccio incappiamo in un traffico degno di Milano all'ora di punta in periodo prenatalizio; ne usciamo un'ora dopo e arriviamo alle Îles Sanguinaires che, a dispetto del nome, sono proprio belle. Pranzetto con feta, baguette e frutta poi riattraversiamo Ajaccio non senza difficoltà (vedi trattore) e troviamo una spiaggetta carina fuori Tiuccia dove sguazziamo un po' e già che ci siamo facciamo merenda. Arriviamo a Piana ... il nostro albergo (Hotel Mare e Monti) è alla fine del paese ... la camera per fortuna è solo al 1° piano e il bagno ha perfino la porta!!! Cenetta buonissima da "La Voute" con trota alle mandorle e mousse di castagne (libidinosa!). Segue cartolina-party con scelta ad-hoc della cartolina per Matteo... vorremmo avere una telecamera nascosta per vedere che faccia farà quando la riceve! Poi ci studiamo i sentieri per domani e infine nanna.


Dopo una ricca colazione e la spesa alle 10:00 partiamo e in breve siamo a Le Calanches, dove vorremmo tanto fare trekking, ma ahimè hanno sbarrato l'accesso a tutti i sentieri per cui ciccia! Per consolarci andiamo a visitare Porto, che è carina anche se caotica: un bel cafferino e poi via per Ota! La strada è alquanto ardua, ma alla fine arriviamo al Ponte Vecchiu in tempo per un bel bagnetto nel torrente sotto il ponte e pranzetto con pomodoro (per la gioia di Roby), prosciutto crudo locale, baguette (immortalata anche a mo' di spada laser), frutta e yogurt. Dopo di che ci lanciamo nella camminata nelle gole della Spelunca, al ritorno ci spariamo un tè freddo perchè il caldo ci ha un po' bollito. Riprendiamo la macchina e saliamo, saliamo, saliamo fino a Evisa e raggiungiamo l'Hotel Scopa Rossa che è in forndo in fondo al paese, quasi fuori. L'albergo non è una grotta come temuto, anzi è abbastanza carino e la camera è al 1° piano. Facciamo la spesa per domani e poi ceniamo da U Caracutu (che non è una parolaccia giapponese, ma un ristorantino) e pasteggiamo a "terrine", "crudit´s", cinghiale e dolce al cioccolato: per digerire il tutto camminiamo per circa 2 chilometri e poi ci dedichiamo alle cartoline e al diario.


Sveglia con auguri e regali alle 7:05: cominciano ad arrivare un sacco di SMS! Colazione "fai da te" in camera con nell'ordine: yogurt con pezzetti di pesca, fette biscottate e marmellatina corsa. Alle 9:30 ci mettiamo in macchina per raggiungere la partenza del sentiero del Lac de Nino: la strada per arrivare è molto bella perch´ passa in mezzo ai boschi, in più si possono incontrare famigliole di maiali selvatici e mucche a bordo strada, il che è interessante! Alle 10:30 siamo alla partenza del sentiero e iniziamo a salire verso il lago: la prima parte del sentiero è carina, la seconda invece no perch´ la guida dei sentieri non rende giustizia al fatto che la salita è agevolmente verticale (il bello è che noi arranchiamo e veniamo superati da famigliole di francesi con 3-4 bimbi anche piccoli al seguito ... come faranno a farli scendere?). Il clou è una fantastica bocchetta che richiede passaggi di 3-4° grado in arrampicata libera per circa 4-5 metri di altezza; per fortuna poi c'è ancora poca strada (arriviamo alle 13:30) e il lago, che vediamo dall'alto è stupendo, con una decina di cavalli selvaggi che pascolano sulle rive insieme a qualche mucca. Ci prepariamo il nostro ricco pranzetto (il formaggio e' un bijoux) e alle 14:30 ripartiamo. La discesa della bocchetta è ancora più interessante della salita, ma in qualche modo scendiamo... la parte verticale viene conquistata con alcuni passaggi in stile "lato B", che non sarà elegante, ma è di sicura efficacia, poi ci trasciniamo verso il parcheggio dove immortaliamo mamma scrofa e 5 tenerissimi maialini. Sosta al Col de Vergio per le foto con bora (ma chi è il tizio del monumento? Cristoforo Colombo? Un eroe locale? Dopo attento studio dei bassorilievi in lingua corsa alla base - anche perch´ la statua non ha la faccia - scopriamo che si tratta del Cristo!) e poi troviamo altri maiali lungo la strada da fotografare... ma loro equivocano e credono che abbiamo pappa per loro così ci tocca filarcela. Dopo la decontaminazione dei piedini (e del resto) e la spesa andiamo a cena e mangiamo tante cose buone, poi facciamo 4 passi per digerire. Segue massaggino delle ginocchia doloranti e diario-party.


Dopo il risveglio anche oggi ci attende la colazione fai-da-te con yogurt, marmellatina, fette biscottate e frutta. Partiamo da Evisa alle 9:30 e il viaggio è bello, tranne per qualche guidatore di furgone non troppo abile (viaggia a 30 km/h in discesa!). Percorriamo la valle del Golo (una gola molto stretta) e poi raggiungiamo la strada principale, facciamo benzina e imbocchiamo la strada per Calvi. A questo punto ci viene voglia di una baguette, per cui proviamo ad arrampicarci verso uno dei paesini (dal suggestivo nome di Urtaca) che sorgono sulla montagna al lato della superstrada, ma ... vergogna(!!!) non hanno il panettiere (sigh!). Allora ci rimettiamo in marcia per Saint Florent e per consolarci facciamo un piccola pausa a base di Bucaneve. Finalmente arriviamo e per prima cosa compriamo la baguette, poi ci mettiamo su una panchina in ombra vicino al porto e pranziamo (baguette+tomino+pomodoro+frutta ... gnam). Segue caffè e giro di Saint Florent, molto carina, ma con un vento tipo bora e mare agitatissimo. Ci mettiamo un bel po' a trovare l'albergo (Hotel Maloni), ma alla fine ci insediamo e riposiamo un pochino. La stanza e' mini (fa concorrenza a quella di Bastia) e dotata di porta blindata(?!?), vetri anti-proiettili(?!?) e ampia veranda(?!?), ma e' comunque pulita e dotata di ventilatore che la sera è utilissimo perch´ fa veramente caldo, ma di notte occorre spegnere perch´ la temperatura scende parecchio. Cena al ristorante "Le Grand Bleu" con orata, moules e crepes (nutella e marroni). Giretto digestivo, scrittura delle ultime cartoline (acc... non ci hanno venduto i francobolli!) Quando torniamo a casa naaaannna!


Sveglia con supermega colazione con croissant, baguette, panino ai semi di "Pavarotti" (in realtà è papavero e si vede), marmellata e tè buono, poi facciamo un po' di spesa (in primis la baguette) e andiamo al porto per prendere il battello ("Popeye") che ci porta alla spiaggia di Lodo nel Deserto degli Agriates. Ci arriviamo alle 10:30 ed è veramente bella: sabbia bianca e finissima con tante conchiglie, mare cristallino e fondale piatto. Prima di pranzo facciamo almeno 3 bagni poi mangiamo e prendiamo tanto sole. Nel pomeriggio altri bagni di sole e di mare, merendina con biscottini al cioccolato e una mela (e purtroppo anche 2 vespe golose, ma non invitate). Arrivano purtroppo già le 4 e riprendiamo il battello per il porto, torniamo a casa brasatissimi e ci ritempriamo con la doccia guardando il Tour de France (ha vinto Armstrong perch´ Ullrich l'è burlà giò). Ci facciamo belli e usciamo per festeggiare l'anniversario (7 mesi), già che ci siamo facciamo man bassa di prodotti tipici corsi. Poi cena da "Le Cabestan" con triglie al cartoccio, terrina di salmone e ostessa svampita: vorremmo scofanarci subito il gelato, ma la gelateria apre alle 21(!?), per cui andiamo a vedere il tramonto al porto, ci facciamo le foto e anche un caffè. Finalmente il gelataio apre e noi siamo i primi clienti, ci compriamo due bei coni alla castagna e cioccolato (bianco e nero rispettivamente) e ce li gustiamo ... gnam! Poi torniamo in albergo e ci dedichiamo a un nuovo gioco di società: rimetti a posto la VALIGIA! Dopo di che finiamo la puntata odierna del diario.


Sveglia e anche oggi ci facciamo una super colazione, poi ci compriamo la baguette per il pranzo e andiamo in spiaggia (plage de la Roja): non è bella come quella di ieri ma va bene. Alle 12:30 ripartiamo per andare a vedere la chiesa di S. Michele di Murato, quando ci arriviamo scopriamo che davanti hanno montato il palco per lo spettacolo dei burattini ... che tristezza! Bisognerebbe denunciarli alle belle arti, ma e' domenica ... Ci prepariamo il pranzo e il Roby oltre alle baguette si affetta anche una mano, ma viene prontamente medicato. Dopo pranzo cerchiamo un caffè, ma i bar aperti di Murato sono come i boulangers di Urtaca... non esistono! Allora andiamo a vedere la chiesa di Canonica e poi a Bastia dove, incredibile ma vero, troviamo posto nella solita strada! E ovviamente all' Hotel Postavecchia veniamo sistemati nella solita stanza bonsai (la stessa dell'andata)! Il panettiere ci dice che il giorno dopo apre alle 6 per cui facciamo i nostri piani di acquisto. Decidiamo di andare a vedere la Cittadella e ci inerpichiamo per le stradine "pulite" di Bastia, troviamo i posti giusti per fare le ultime foto e poi ci facciamo un bel caffè guardando il Tour. Dopo un altro giretto ci riposiamo nel Jardin Romieu e poi andiamo in albergo. Ci facciamo belli e usciamo a fare spesucce, poi pub Assunta dove ci scofaniamo il pesce S. Pietro e il salmone con le vongole, indi ci rifugiamo in una creperie di Place St. Nicolas e ci facciamo 2 belle crepe alla Nutella (slurp!!! Ma sono proprio piene di Nutella). Poi torniamo in albergo e facciamo la nanna.


Sveglia all'alba, alle 6:00 quando suonano tutte le sveglie che abbiamo puntato (nell'ordine l'orologio del Roby, il cellulare della Fra, il telefono della stanza). Alle 6:15 siamo già pronti e ci dirigiamo alla boulangerie ... il negozio è aperto, ma la cassiera non è ancora arrivata e quindi niente croissant ... grrrrrr!!! Non ci perdiamo d'animo e troviamo un altro panettiere aperto e, non senza qualche difficoltà compriamo 6 baguette, 8 croissant e 1 fiadone. Poi ci mettiamo in coda per il traghetto e ci imbarchiamo: ci sistemiamo su un bel divano e mangiamo i croissant, ma l'impiegata ci cazzia perch´ su questo ponte non si può far niente. Il viaggio è tranquillo, tranne per il fatto che ci danno un avviso sibillino: per manovre militari dell'Aviazione Militare italiana attraccheremo un'ora dopo (al che cominciamo a preoccuparci: non vorranno mica usarci come bersaglio mobile, VERO?)...Per fortuna l'Aviazione aveva di meglio da fare, arriviamo a Savona con solo mezz'ora di ritardo sull'orario previsto, ad accoglierci la Franca-family al completo: segue uno scambio di prodotti gastronomici (croissants, baguettes e biscotti contro altri biscotti). Alle 13:15 imbocchiamo l'autostrada per tornare a casa, poi decidiamo di fermarci in autogrill per un caffè dopo il pranzetto e... sorpresa! Incontriamo il Gigi, che sta andando a Milano anche lui ... il resto del viaggio è tranquillo e alle 15:45 siamo a casa. Ma che tristezza, però: la vacanza è già finita!!! Alla prossima!!!